Italia - 13 Maggio: 40 anni fa l'attentato a Papa Wojtyla

Anni di ipotesi e molti dubbi sull'attentato al Papa polacco che consacrò la sua vita a Maria.

Redazione 13/05/2021 14:06

Due spari, il pontefice che si accascia, l'attentatore che scappa e inciampa. Una sequenza nota anche a chi non c'era. A distanza di quarant'anni ripercorriamo i momenti di quel tragico 13 Maggio 1981 entrato nella storia per l'attentato a Karol Wojtyla per mano di Alì Agca. Un intervento delicatissimo salverà il Papa che dichiarerà di dovere la vita alla Vergine di Fatima. L'anno seguente Giovanni Paolo II perdonerà il suo killer. 
 
Un attentato dal movente sconosciuto
Del drammatico attentato alla vita del Papa polacco restano le cronache, i verbali ma anche gli stessi interrogativi che ad oggi non hanno avuto ancora risposta. Ignoti i mandanti, non chiare le motivazioni del giovane turco, ex appartenente al gruppo estremista “Lupi grigi”. I due si incontrarono il 17 Dicembre 1983 nel carcere di Rebibbia in quello che viene ricordato come “l'incontro del perdono”: il Pontefice perdona Agca, il contenuto della conversazione resterà segreto. Da allora si susseguono le ipotesi sui mandanti che riconducono all'Est Europa, a una cosiddetta “pista bulgara”, ma niente prova la concretezza della tesi. Agca otterrà la grazia nel 2000 per scontare altre pene nel suo paese d'origine. 
 
Wojtyla e la devozione alla Vergine di Fatima 
La ricostruzione dell'attentato a Wojtyla, il suo salvataggio in extremis dopo essere arrivato al Policlinico Gemelli in condizioni estreme, sconfina nell'ambito della fede stando a quanto lo stesso Giovanni Paolo II ha fin da subito dichiarato sull'avvenimento. Il Papa disse con fermezza che la pallottola che lo aveva colpito era stata deviata da una mano invisibile e subito si consacrò alla Vergine di Fatima adottando il motto “Totus tuus” che caratterizzò il suo pontificato fortemente orientato alla devozione mariana. Le visioni del pontefice sui fatti accaduti, nonché il collegamento che egli istituì tra l'accaduto e il contenuto del terzo Segreto di Fatima, fino ad allora noto solo a lui, spinsero Giovanni Paolo II recarsi presso il santuario portoghese per ringraziare la Vergine.
La data dell'attentato resta legata all'anniversario della prima apparizione della Vergine in Portogallo, avvenuta il 13 Maggio 1917. A Fatima è conservato il bossolo del proiettile che ferì il Santo Padre ed è tutt'oggi oggetto di venerazione.

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